Io lo so, anche se, fortunatamente non troppo bene.
Mio figlio è nato con un NMCG sull'addome... un Nevo Melanocitico Congenito Gigante, considerato malattia rara. Cristian non è un caso di quelli con il corpo ricoperto dal neo, non ce l'ha in viso, e quindi mi ritengo fortunatissima.
Ma è comunque un neo da asportare e servono tre interventi in tempi diversi.
Uno lo abbiamo fatto l'anno scorso ed uno lo faremo domani.
Il mio non è un blog di sfoghi personali, vorrei lasciargli la mia impronta di creativa pazzoide, ma oggi, sento il bisogno di scrivere.
Partiamo oggi alle due, andiamo Padova, dove esiste l'unico centro che ho trovato di chirurgia estetica pediatrica, e non dermatologia, per scelta ponderata.
Il neo era in proporzione un po' più grande di una vostra mano sul vostro addome, abbiamo deciso di toglierlo perchè i pareri erano contrastanti, e perchè io un anno fa l'ho visto assumere un aspetto diverso, e non era dato sapere se si fosse modificato in seguito all'intervento di curettage che avevano fatto al Gaslini ( e che non ha avuto neanche una percentuale minima di successo) oppure se i motivi fossero altri.
Un medico ha detto che era un neo omogeneo, un altro che era disomogeneo, cioè con fattore di rischio...
beh, a questo punto, si leva...
Esistono nei giganti che ricoprono il corpo per percentuali altissime, e condizionano l'intera vita, ci sono nei che non sono operabili se non con tecniche particolari e nemmeno risolutive credo, il nostro Neo a me pareva pure bello, come bello è il mio bambino.
Anche se ho visto bambini schivarlo e schifarlo, toccargli il neo e annusarsi le mani... mandarlo via perchè era sporco, e, nel piccolo - e lo so che ci sono situazioni peggiori - , nel piccolo, fa comunque male.
Ma pensavo, è un maschio, il neo è sulla pancia, è un bel bimbo... sarà un bell'uomo con un tratto distintivo..., la paura di spaventarmi troppoo spesso, di avere paura tutti i giorni... ha prevalso.
Cosa mi spaventa di domani...
E' un piccolo intervento, a parte il numero infinito di punti e la pelle tirata come una corda, e l'ombelico che perde forma..., mi spaventa la preanestesia.
Mentre lo tengo in braccio e gli sussurro "non è niente, stai tranquillo, ci sono io" e gli fanno la puntura che me lo porta via, lui piange tradito, mi guarda interrogativo e piange, poi piano smette, mi guarda ancora, mi guarda ma quasi non mi vede più, e io guardo i suoi occhi mentre, in braccio a me, se ne va.
Non è niente. E' per non fargli ricordare la sala, le luci, i medici... cerco di pensarci, ma faccio fatica, e oggi che già lo so, che già so cosa succederà, non sto tanto bene.
Scuserete questo sfogo, mi scuseranno le madri che vivono tragedie vere, ma oggi sono egoista e vivo il nostro problema.